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mercoledì 22 gennaio 2014

La pazienza del grillo. Favola.


La lezione del grillo è questa:
paziente non è chi "sopporta", ma chi "porta" i pesi degli altri,
nella volontà e nella fiducia  di poter camminare
verso la liberazione di tutti.

Un grillo scoprì che, 
per essere davvero amico della formica...

Un grillo ed una formica, dopo aver fatto amicizia, giunsero insieme ad un ruscelletto.  
Il grillo disse: "Lo attraverserò con un salto. E tu, sorella formica?".
“Anch’io”, rispose la formica. 
Il grillo con un salto fu dall’altra parte, ma la formica cadde nell’acqua. 
“Fratello grillo, aiutami, tirami fuori dall’acqua”.
... doveva aiutarla 
prendendo a cuore le sue difficoltà ...

Il grillo si precipitò da un maiale: “Dammi  le tue setole, le getterò intrecciate nell’acqua e tirerò fuori la sorellina formica”.
“Nutrimi di buone ghiande e prendi quante setole vuoi”.
... ma capì anche che, per aiutare la formica,
 doveva prima nutrire il maiale...
Il grillo si precipitò presso una quercia: “Quercia, dammi delle ghiande! Le porterò al maiale che mi darà le setole che getterò in acqua per salvare sorella formichina”.
... e per nutrire il maiale 
doveva prima liberare la quercia...
“C’è un corvo seduto su di me il cui gracidare non mi dà pace. Digli di andarsene e avrai le ghiande”.
... ma per liberare la quercia 
doveva anzitutto accontentare il corvo ...
“Corvo, vattene via! La quercia mi darà le ghiande che porterò al maiale, che mi darà le setole e con esse salverò dall’acqua  la sorellina formichina”. 
“Portami un ovetto fresco e me ne andrò”
... e per accontentare il corvo 
doveva chiedere alla gallina un uovo ...
Di salto in salto il grillo corse da una gallina: “Dammi un uovo! Lo porterò al corvo che se ne andrà dalla quercia, che mi darà le ghiande che porterò al maiale che mi darà le setole che intreccerò e lancerò nell’acqua  e trarrò fuori la sorellina formichina”.
“Dammi del miglio e ti cederò l’ovetto”.
... ma per avere l'uovo 
doveva rifornirsi al magazzino più vicino...
Il grillo, un salto dopo l’altro, raggiunse un magazzino: ”Magazzino, dammi il miglio.  Lo porterò alla gallina, che mi darà un uovo.  Lo porterò al corvo che se ne andrà dalla quercia, che mi darà le ghiande che porterò al maiale, che  mi  darà le setole che intreccerò e lancerò nell’acqua e trarrò fuori la sorellina  formichina”. 
“I topi mi rosicchiano da tutte le parti.  Di’ loro di non rosicchiarmi più  e ti darò il miglio”.
... e per rifornirsi doveva impedire al topo
di rosicchiare il magazzino ...
Salterellando il grillo corse da un topo: “Topo, va' via dal magazzino! Così il magazzino mi darà il miglio, che porterò alla gallina, che mi darà l'uovo che offrirò al corvo, che se ne andrà dalla quercia, che mi darà le ghiande,  che porterò al maiale che  mi  darà le setole che intreccerò e lancerò nell’acqua  e trarrò fuori la sorellina formichina”.  
“Dì al gatto di non acchiapparmi e io me ne andrò”. 
... e al gatto di saltare sopra il topo ...

Un salto dopo l’altro il grillo arrivò al gatto: “Gatto, smettila di correre dietro al topo! Il topo non rosicchierà  più il magazzino, il magazzino mi darà il miglio, che porterò alla gallina, che mi darà l'uovo, che offrirò al corvo, che se ne andrà dalla quercia, che mi darà le ghiande che porterò al maiale che  mi  darà le setole che intreccerò e lancerò nell’acqua e trarrò fuori la sorellina formichina”. 
“Portami del latte ed io non acchiapperò più il topo”.
... e per avere il latte richiesto dal gatto 
procurarsi l'erba per la mucca ...
Il grillo salterino raggiunse una mucca: “Mucca, dammi del latte! Lo porterò al gatto, che smetterà di acchiappare il topo, che non rosicchierà  più il magazzino, che  mi darà il miglio, che porterò alla gallina, che mi darà l’uovo che porterò al corvo, che se ne andrà dalla quercia, che mi darà le ghiande, che porterò al maiale che  mi  darà le setole che intreccerò e lancerò nell’acqua   e trarrò fuori la sorellina formichina”. 
Portami dell’erba e ti darò il latte”.
... percorrendo una lunga catena ...

Il grillo  corse a saltelli nel campo, strappò l’erba, la porse alla mucca che gli diede il latte. Prese il latte, lo diede al gatto che smise di acchiappare il topo, che non rosicchiò più il magazzino, che gli diede il miglio, che portò alla gall, che gli diede l’uovo che portò al corvo, che se ne andò via dalla quercia che gli diede le ghiande, che il grillo portò al maiale che  gli diede le setole con cui intrecciò una lunga cordicella, vi attaccò un fuscello che gettò nell’acqua.
“Reggiti forte, sorellina!”.
La formica si afferrò al fuscello, il grillo tirò la cordicella e trascinò la formica a riva. Poi si riposarono e proseguirono insieme il loro cammino.
...prima di salvare la formichina 
e continuare il suo cammino con lei ...

Racconto georgiano – libera riduzione ed adattamento.

Le immagini sono tratte da illustrazioni di favole di svariati disegnatori tra cui Gustave Doré. L'arca di Noè riproduce l'opera di Edward Hicks.
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