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giovedì 26 settembre 2013

Osservate più spesso le stelle ...





... riempire il tempo di un contenuto sostanziale ...

“La vita vola via come un sogno, e non si fa in tempo a fare niente in quell’attimo che è la vita. Perciò bisogna apprendere l’arte del vivere, la più difficile e la più importante delle arti: quella di riempire ogni ora di un contenuto sostanziale, pensando che quell’ora non tornerà mai più”. (p.397)

Apparire anziché essere.


“Tu non puoi capire cosa prova un padre che desidera che i suoi figli siano  non solo irreprensibili, ma rappresentino come l’immagine stessa del valore. Non per  gli altri, ma per se stessi bisogna essere così, e non importa cosa gli altri penseranno di voi: essere, e non apparire. Avere una disposizione d’animo chiara e trasparente, una percezione del mondo integrale e portare avanti un’idea disinteressata: vivere così da poter dire nella vecchiaia di avere preso il meglio della vita, di aver fatto proprie le cose più nobili e più belle del mondo e di non aver macchiato la coscienza con le sozzure di cui si sporca la gente e che, una volta esaurita la passione, lasciano un profondo disprezzo. Ti mando un grosso bacio, mia cara.” (p.400-401)

luci nella notte

 

“E’ da tanto che voglio scrivere: osservate più spesso le stelle.  Quando avrete un peso nell’animo, guardate  le stelle o l’azzurro del cielo.  Quando vi sentirete tristi, quando vi offenderanno, quando qualcosa non vi riuscirà, quando la tempesta si scatenerà nel vostro animo, uscite all’aria aperta e intrattenetevi da soli col cielo. Allora la vostra anima troverà la quiete.” (p.418)

Pavel A. Florenskij, Non dimenticatemi, Le lettere dal gulag del grande matematico, filosofo e sacerdote russo, Mondadori, Milano 2006.

è V. Pagine: Florenskiy: lo scienziato, il filosofo, il teologo vittima del gulag.

 

 



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