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lunedì 12 maggio 2014

Elezioni comunali: lettera aperta.



Gent.le Sig.a Candidata – Egr. Sig.i Candidati,
S ...  come speranza...

la nostra speranza è che chiunque vinca le elezioni e si appresti a governare la città sappia e voglia, senza rinnegare la sua ideologia di riferimento, rappresentare tutti i cittadini ed essere da tutti riconosciuto/a come persona che:
- parla chiaro, smentendo il noto detto di L. Einaudi “nessuna cosa è tanto odiata dai politici quanto il parlare chiaro”;

... c... come chiarezza...

- si rivolge al cuore ed alla ragione,  non alle  viscere della gente con gargarismi linguistici, promesse abbaglianti, slogan demagogici, formule incantatorie;

...v... come verità...
- si burla degli intrighi e degli accordi delle consorterie (quelle manifeste e quelle nascoste), dei sepolcri imbiancati e dei tirapiedi dei potenti, senza  reverenze né deferenze;
... l.. come limpidezza ...
- è persona onesta che sa agire con efficacia perché la probità da sola non è garanzia di competenza e perché non sono i buoni sentimenti ma i fatti che contano;
... o ... come operosità ... operatività ...
- s'impegna nell’amministrazione senza risparmio, consapevole  che il primato spetta non alla politica o all’economia ma all’etica;
... i... come impegno ...
- è irriducibilmente realista contro ogni perfettismo, oltre ogni utopia che non sappia tradursi in progetti concreti ed in riforme realizzabili;
...u... come utilità comune...
- comunica un trasparente e sereno rigore morale, privo di illusioni, ma sovrabbondante di ideali e di speranze;
... i... come ideali ....
-  opta prioritariamente  per i meno garantiti, si colloca dalla parte dei più deboli senza manicheismi di sorta, in dialogo naturale con tutte le forze sociali ed economiche,  senza le quali non si costruisce la città;

... o ... come opzioni prioritarie ...

-  non è arrogante, ma armato/a di pazienza e di prudenza;
... d... come disposizione a pazientare ...

- assicura il rispetto delle leggi e delle norme senza accordare pravilegi   a nessuno;
  
... n... come norme da rispettare e far rispettare...
-  ha ben presente che il criterio essenziale di orientamento delle scelte politiche è la responsabilità verso gli altri, specie i bambini ed i giovani, alla cui educazione rivolge particolare attenzione;
... o... come orientamento verso gli altri ...
-  pone al centro del suo programma  l’ascolto,  il coinvolgimento partecipe della città, rendendo visibili  agli occhi della gente parole come pace, solidarietà, giustizia sociale, concretizzandole nelle piccole cose di tutti i giorni: scomparsa dei buchi nelle strade, marciapiedi a misura di tutti, servizi pubblici, il verde, il sorriso del funzionario allo sportello, il traffico, il parcheggio, scuola per tutti, sanità per i più deboli, politica sociale che tutela gli ultimi, integrazione e ospitalità di chi è straniero e diverso;
... a... come ascolto ....
-  è attorniato/a da collaboratori scelti per le loro competenze e non per debiti di consorteria;

... n ... come novità nella scelta dei collaboratori...

-  sa dialogare con tutti i quartieri e le frazioni, coinvolge nei suoi programmi la società civile, individua regole e valori per la convivenza delle differenti anime della città, sceglie la giusta armonia tra la radicalità di valori alti ed il realismo delle soluzioni possibili.
... a... come armonia tra valori e soluzioni ...

E’ questa la persona, il  “nuovo”,  che molti - e noi insieme a loro -  attendono qui ad Albenga.  


Le lettere che abbiamo posto in successione sono queste:  
 scvloiuiodnoana... 
e se le guardiamo bene vanno a formare...


Chi desidera intervenire può andare qui sotto su "commenta come", nel menù a tendina selezionare "nome/URL", inserire solo nome e cognome e cliccare su continua. Quindi può scrivere il proprio contributo sul quale rimarrà il suo nome ed eventualmente, se lo ritiene opportuno, può lasciare la sua mail.
 

7 commenti:

  1. Ringrazio il Professor Zavattaro, che ancora una volta ci ha insegnato che si può dire cose che portano alti valori etici, in modo semplice, leggibile da tutti, ed esposto in modo simpatico, anche per i pigri come me.
    Lo esporrei fisso nell'ufficio del sindaco e in sala consiglio, anche con i coniglietti.
    Ancora grazie professore, non lo conoscevo bene, ma ho capito perchè è molto amato!

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  2. Non so quale candidato vincerà le elezioni e diverrà il prossimo sindaco di Albenga. So per certo che dovrà fare i conti con un risveglio delle coscienze ingaune, il cui segno è dato dalla presenza nuova di liste elettorali fortemente centrate sulla logica del servizio disinteressato, del dono gratuito del proprio tempo e delle proprie capacità alla comunità cittadina, senza altri fini reconditi. E’ un fatto nuovo, non marginale. Per quanto mi riguarda, con l’aiuto decisivo di mia moglie non cesserò, finché mi sarà possibile, di essere persona vigile, disposta ad esercitare il suo diritto-dovere di parola, attenta a quella partecipazione attiva su cui tanto insiste in questi giorni l’amico Pierpaolo. Grazie per le sue parole e per la condivisione dei post su facebook, gradita e piacevole sorpresa.

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  3. L'etica e il valore della persona sono sempre più i grandi assenti della politica del mondo di oggi. L'uomo ha perso, ha vinto il soldo che porta on sé e che scambia con gli altri suoi simili. I suoi sentimenti, le sue emozioni non contano più contano gli apparentamenti e gli schemi elettorali, conta la poltrona, contano i voti solo quando sono tanti o quando portano con loro un guadagno. A Biella è accaduto questo e ne sono veramente amareggiato e deluso. Non posso credere che il valore della persona ormai non conti più, mi sorge il dubbio che Platone avesse davvero ragione quando diceva che la democrazia è la migliore forma di governo, colei che meglio rappresenta l'intero "demos" cioè il popolo, quello fatto di persone, esseri umani, per prima cosa, ma è la più difficile da trattare tra tutte le forme di governo proprio per la facile corruttibilità dei suoi sani principi. Credo che il Sindaco sia prima di tutto un uomo che si fa carico dei problemi della gente e se ne fa portavoce alle istituzioni che rappresentano lo stato. Non può essere che tutta l'etica e il valore della persona siano ridotti ad una becera guerra tra schieramenti sostenuti dagli apparati dei partiti. La politica deve portare una persona ad affermarsi per le sue qualità, non per la sua capacità di proposte e contro proposte elettorali. Io credo che da qualche parte ci sia ancora nascosta il rispetto per la persona in quanto essere umano, mi rifiuto di credere il contrario, non può, non deve essere così!! Magari lei professore, con la sua esperienza, può aiutarmi a trovare una traccia da seguire, perché credo che lei abbia ben chiaro il valore centrale della persona, visto il titolo del suo blog. Abbiamo tutti bisogno di riscoprire il valore dell'essere umano, non posiamo più farne a meno, come vine detto in latino, necesse est, è inevitabile. Bisogna ritornare ad amare l'altro, a relazionarci con l'altro in modo gratuito, non perché conviene, come dice lei nel commento qui sopra.
    Grazie per la sua disponibilità e per le sue parole.
    Francesco Grosso

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    Risposte
    1. Gent.le Signor Francesco, Le rispondo pieno di speranza, grazie a ciò che Ella scrive ed a ciò che fa presagire. Come Ella può immaginare, seguo sempre con trepida attenzione le vicende di Biella, dove ho vissuto gli anni centrali della mia vita adulta, dove sono cresciute e vivono le mie figlie, dove ho dato il mio piccolo contributo di impegno professionale culturale e politico, dove ho appreso il valore delle amicizie (poche ma buone) che non tramontano mai, nonostante le distanze. Non pensi che qui ad Albenga le cose siano andate diversamente: certo, ha stravinto al primo turno sull’onda lunga di Renzi (e la cosa non mi dispiace) l’apparato del PD, valendosi di un candidato sicuramente “brava persona” ma altrettanto sicuramente compiacente: non ci sono state primarie (cosa che ritengo imperdonabile), i volti dei prossimi consiglieri sono praticamente gli stessi di sempre e non mi faccio illusione circa la giunta. Le due liste veramente alternative, fatte di persone che sostenevano ciò che Ella spera, non hanno avuto alcuna possibilità, schiacciati forse dalla diffidenza e paura della gente, ma soprattutto dalla ”becera guerra tra schieramenti”, dagli apparati dei partiti, dagli apparentamenti, schemi elettorali, promesse di poltrone e possibili profitti… Con ciò spero nel nuovo Sindaco, se veramente è quella “brava persona” che dicono e quindi capace di agire liberamente e di farsi carico dei problemi della gente, senza curarsi d’ altro. Per quanto mi riguarda, per quanto ci riguarda, io mantengo tutta la speranza in voi giovani (anche qui presenti più di quanto si creda, che veramente vogliono “ritornare ad amare l’altro, a relazionarsi con l’altro in modo gratuito”). In ogni caso tocca a ciascuno di noi - nella sua propria condizione, con i suoi limiti e le sue possibilità – non rassegnarsi, non disperare, mantenere alta la speranza che spera oltre ogni speranza e soprattutto vigilare, che è sempre denuncia ed annuncio.

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    2. Ho preso un po' di tempo per riflettere, caro Professore, perché il sentimento di disgusto nato in me dopo queste elezioni mi ha provocato una forte rabbia interiore, che non riesco a placare. Non riesco ad accettare il fatto che la politica sia una cosa così viziata. La politica è un'attività di cui ogni persona dovrebbe interessarsi, è un aspetto fondamentale che pone in essere la persona nelle sue relazioni con i suoi simili e il mondo che la circonda. Attenzione bene la politica, non la "partitica", perché penso che l'impegno all'interno dei partiti possa essere riservato solo a qualcuno che ha delle determinate caratteristiche e abilità. Siamo "animali politici" come diceva Aristotele, io direi più "animali sociali", ma credo, con molto dispiacere, che la politica di oggi sia sempre più povera dell'aspetto sociale e sempre più vicina all'aspetto materiale. Noi uomini non possiamo essere limitati al nostro aspetto materiale, altrimenti potremmo essere sostituiti benissimo da dei robot. Per questo suo attaccamento all'assetto materiale, ritengo che la politica sia molto lontana dai giovani, perché come giovani non abbiamo le stesse possibilità materiali che hanno gli adulti e quindi non possiamo essere presi in considerazioni perché è in nostra possibilità proporre solo idee, prospettive nuove che tanto scomodano il vecchio così ben radicato e consolidato. Si ha paura del nuovo perché si hanno poche garanzie (mai lasciare la strada vecchia per quella nuova). E' anche vero che i giovani di oggi sempre più raramente hanno passione e formazione per essere delle persone critiche sulla politica. L'istruzione è stata declassata, vengono proposti sballi e non più divertimenti per riempire il tempo libero dei giovani, per indurli a non pensare, perché sembra che sia per tutti meglio il fatto che le cose non cambino, oppure non vogliamo prenderci le responsabilità necessarie a farle cambiare, e pur di non sporcarci le mani accettiamo tutto. Mi hanno sempre insegnato che le cose si cambiano proponendosi in maniera attiva e propositiva e non semplicemente criticando in maniera non collaborativa. Noi giovani abbiamo bisogno del supporto dei più grandi per osare ed esprimere le nostre idee. Abbiamo bisogno perché parliamo un linguaggio diverso che spesso non ci permette di comunicare, creando di fatto stratificazioni all'interno della società che favoriscono solo i seminatori di zizzania. Noi giovani siamo ancora capaci di sognare, ma è davvero scoraggiante provare a portare aventi i sogni, resistono solo i sognatori più convinti, ma oggi non è più sufficiente. Abbiamo bisogno noi giovani di sapere che voi adulti vi fidate di noi e non che ogni volta ci si trovi difronte alla necessità di guadagnarsi una gentile concessione di fiducia, che sfinisce le nostre energie ancor prima di aver incominciato a proporre i nostri sogni, le nostre idee. La speranza è sempre l'ultima a morire, e non è davvero solo un proverbio, ma credo che la fiducia sia la moneta che deve circolare in abbondanza per creare una buona rete di relazioni tra le persone e quindi la politica.
      Grazie ancora Professore, anche per l tempestiva risposta al mio precedente scritto.
      Francesco Grosso

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    3. Oggi, 2 giugno, ho dedicato ai giovani la festa della Repubblica e della Costituzione, nel ricordo di quanto facevo a scuola come insegnante e soprattutto come preside. Il Suo intervento però mi ha convinto a porre quanto prima su quersto blog - per quel che serve, ma è quanto posso fare... - alcune riflessioni sull'urgenza dell'incontro tra "nuove" generazioni (senza maestri o con cattivi maestri) e "vecchie" generazioni, che hanno perso il valore ed il significato della testimonianza e della coerenza, soprattutto nelle relazioni all'interno della polis. Buona giornata.

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    4. La ringrazio Professore per questa la sua risposta sempre tempestiva. La ringrazio in maniera speciale perché si è impegnato a proporre delle riflessioni sui temi proposti in parte nelle mie riflessioni. Spero al più presto di poter nuovamente riflettere con Lei anche su altri temi che non riguardano la politica, attraverso gli articoli che pubblica sul suo blog, articoli che permettono di arricchire in maniera significativa il patrimonio culturale di ciascuno.
      Grazie di cuore.
      Francesco Grosso

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